Per scoprire quale sarà l’energia del domani su scala globale occorre spingere la scienza di base a livello micro. E le nuove tecnologie fanno costantemente progredire la ricerca in quest’ambito.

Per contribuire a raggiungere questa nuova e fondamentale conoscenza, la ExxonMobil ha stretto una partnership con IBM per accedere alle sue competenze nel campo dell’informatica quantistica. La partnership è stata annunciata al Consumer Electronics Show (CES) del 2019 a Las Vegas.

Ma che cosa significa tutto questo al giorno d’oggi, e in che modo questa tecnologia aiuta a trovare nuove soluzioni per il domani, ovvero per un mondo che ha bisogno di più energia e meno emissioni?

Con l’uso dei computer quantistici gli ingegneri e i ricercatori possono sfruttare la fisica quantistica e simulare i processi naturali e chimici in modi fino a oggi inimmaginabili.

Un giorno l’informatica quantistica potrebbe essere in grado di risolvere velocemente equazioni incredibilmente grandi e complesse. Per un’azienda che si occupa di soddisfare il fabbisogno quotidiano di un mondo affamato di energia, le potenziali applicazioni vanno dall’ottimizzazione di una rete elettrica all’utilizzo di calcoli chimici estremamente accurati per scoprire nuovi materiali in grado di catturare più efficacemente l’anidride carbonica.

Presente al CES per parlare di questa partnership, Vijay Swarup – vice president for research and development della ExxonMobil Research and Engineering – ha dichiarato che l’informatica quantistica aiuterà la ExxonMobil nella duplice sfida di fornire al mondo l’energia di cui ha bisogno, su ampia scala e a costi sostenibili, mitigando al contempo i rischi relativi ai cambiamenti climatici.

“Parliamo di come affrontare questa duplice sfida che richiederà un nuovo insieme di soluzioni tecniche: ciò significa che dobbiamo tornare ai fondamentali, perché per arrivare a ragionare in grande è davvero necessario partire dal livello dell’atomo”, ha continuato Swarup, “abbiamo bisogno di un cambio di paradigma, ed è qui che entra in gioco l’informatica quantistica”.

Nell’ambito della propria missione di espandere queste funzionalità informatiche “fuori dal laboratorio e nel mondo”, IBM ha creato Q Network, una comunità globale di aziende Fortune 500, startup, istituzioni accademiche e laboratori nazionali di ricerca che ha lo scopo di esplorare le applicazioni nei vari settori industriali e scientifici.

La ExxonMobil è la prima compagnia energetica ad aderire a questo network e lavorare in sinergia con IBM non è una novità, come ha affermato anche Swarup.

“Abbiamo bisogno del contributo dei migliori scienziati”, ha dichiarato. “È il momento di collaborare, di unirci e di costruire tutto questo insieme, partendo da una solida tradizione”.

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