Una volta completata la costruzione, si prevede che la raffineria produca circa 20.000 barili al giorno di diesel rinnovabile, che potrebbero ridurre le emissioni nel settore dei trasporti canadese di circa 3 milioni di tonnellate all’anno. Il complesso utilizzerà materie prime a base vegetale coltivate localmente e idrogeno con la tecnologia di cattura e stoccaggio del carbonio (CCS) come parte del processo di produzione.

“Le politiche del Canada sui carburanti a basso contenuto di carbonio incentivano lo sviluppo di carburanti a ridotte emissioni che possono offrire un contributo significativo ai settori dell’economia difficili da decarbonizzare, incluso quello dei trasporti”, afferma Ian Carr, Presidente della ExxonMobil Fuels & Lubricants. “Il progetto di Strathcona è un esempio di come politiche ben progettate ci consentano di sfruttare le nostre strutture già esistenti a livello mondiale per rendere i nostri investimenti più efficienti, di utilizzare la nostra tecnologia proprietaria della catalisi e mettere in campo la nostra esperienza decennale nei processi produttivi per sviluppare carburanti a basse emissioni”.

Il processo di produzione di diesel rinnovabile utilizzerà l’idrogeno blu, prodotto dal gas naturale con la tecnologia CCS. La produzione di idrogeno blu ha mostrato di generare sostanzialmente ridotte emissioni di gas a efetto serra rispetto all’idrogeno prodotto in modo tradizionale. Si prevede che circa 500.000 tonnellate di CO2 saranno catturate ogni anno utilizzando la CCS. L’idrogeno blu e le materie prime bio verranno associate a una tecnologia proprietaria di catalisi per produrre diesel “premium” a basse emissioni di anidride carbonica.

“ExxonMobil Low Carbon Solutions ha fatto della commercializzazione su ampia scala della cattura e stoccaggio dell’anidride carbonica il proprio obiettivo e stiamo assistendo a un fiorire di progetti che includono idrogeno e biocarburanti, aree che siamo particolarmente preparati ad affrontare e a far progredire in combinazione con la CCS”, ha dichiarato Joe Blommaert, Presidente di ExxonMobil Low Carbon Solutions. “Supportiamo fortemente un prezzo della CO2 “economy-wide” perché è l’approccio più efficiente per cambiare i comportamenti e accelerare gli investimenti in tecnologie a basse emissioni. Tuttavia, la normativa canadese “Clean Fuel Regulation” potrebbe essere un modello per altri paesi orientati verso un approccio settoriale. Le politiche sui carburanti basate sulla neutralità tecnologica e sull’intensità di carbonio nell’intero ciclo di vita, come quella proposta in Canada, possono portare velocemente progetti, come quello di Strathcona, su larga scala e ridurre rapidamente le emissioni a un costo basso per la società”.

Una decisione finale sull’investimento si baserà su diversi fattori, tra cui il sostegno e le approvazioni governativi, le condizioni di mercato e la competitività economica. La Imperial guiderà il progetto che si stima porterà alla creazione di circa 600 posti di lavoro diretti nella costruzione. L’avvio della produzione di diesel rinnovabile è prevista nel 2024.

In base a un’analisi dei dati del California Air Resources Board, il diesel rinnovabile prodotto da varie materie prime diverse dal petrolio può, considerando l’intero ciclo di vita, ridurre le emissioni di gas a effetto serra di circa il 40-80% rispetto al diesel derivato dal petrolio. L’Agenzia per la Protezione Ambientale (Environmental Protection Agency) degli Stati Uniti stima che la riduzione di 3 milioni di tonnellate di gas serra equivale all’eliminazione dalla circolazione su strada di oltre 650.000 autovetture per un anno.

Il progetto di Strathcona sul diesel rinnovabile è parte del programma della ExxonMobil per fornire più di 40.000 barili al giorno di carburante a basse emissioni entro il 2025. Negli Stati Uniti, l’azienda ha sottoscritto un accordo per l’acquisto di 5 milioni di barili di diesel rinnovabile all’anno dalla società Global Clean Energy per l’approvvigionamento dei mercati in California. Chimicamente simile al diesel derivato dal petrolio, il diesel rinnovabile può essere tranquillamente miscelato per l’utilizzo nei motori attualmente presenti sul mercato.

Nel mese di marzo, la ExxonMobil ha creato la business unit Low Carbon Solutions per la commercializzazione di tecnologie a basse emissioni, inclusa la CCS, i biocarburanti e l’idrogeno.

A giugno, la Imperial ha annunciato la sua partecipazione, come membro fondatore, alla Oil Sands Pathways to Net Zero Alliance. L’obiettivo di questa eccezionale alleanza – attraverso una collaborazione tra il settore del petrolio e del gas, il governo federale e quello dello Stato di Alberta – è raggiungere, entro il 2050, zero emissioni nette di gas a effetto serra nel settore di attività delle sabbie bituminose, per aiutare il Canada a rispettare i suoi obiettivi climatici, tra cui gli impegni dell’Accordo di Parigi e le aspirazioni di zero emissioni nette al 2050.

L’Agenzia Internazionale per l’Energia prevede che la tecnologia CCS potrebbe mitigare fino al 15% le emissioni mondiali entro il 2040 e il Gruppo Intergovernativo sul Cambiamento Climatico (IPCC) delle Nazioni Unite stima che gli sforzi globali tesi alla decarbonizzazione potrebbero essere due volte più costosi senza la tecnologia CCS.

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